Parisi Setter

La Mia Storia

La passione per la caccia ed in particolare alla coturnice siciliana, mi ha  trasformato in un cinofilo amante del setter inglese.

In questa razza ho sempre cercato l’ausiliare ideale per le mie scorribande venatorie. Le prime esperienze non furono quelle sperate, sebbene i setter che adoperavo fossero tutti buoni cani da caccia, cercavo altro, di meglio ovviamente. 

Agli inizi degli anni ottanta un amico mi prestò una sua femmina per fare una cucciolata.

Questa femmina era  Crismani Aidi, una cagna di rango, una vera Trialer, l’accoppiai con Gonzaghensis Smir, un buon setter di mia proprietà.

Nacquero 8 cuccioli, in loro notai qualcosa di diverso rispetto alle altre cucciolate che avevo visto in precedenza. La vivacità e l’intelligenza manifestata da quei cuccioli era incredibile! Ricordo un episodio che è rimasto impresso nella mia memoria, una femmina di quella cucciolata all’età di circa 45 giorni si arrampicò sulla recinzione del box, alta circa 2 metri, e raggiunse la madre che era stata allontanata al momento dello svezzamento. Un atavico dinamismo che non avevo mai visto prima e che mi faceva ben sperare. Purtroppo la parvovirosi non ne lasciò nemmeno uno.

Quella cucciolata mi illuminò, decisi che se avessi fatto altre cucciolate sarei ripartito dai cani del ceppo Crismani.

In seguito attinsi direttamente dalla corrente Crismani. Chiamai insistentemente Crismani per avere da lui una cagna. Dopo tanti tentativi privi di risultati, finalmente nel Maggio ’82 ottenni Crismani Bistra. Una cagna che Crismani non mi voleva cedere perché pensava che gliela restituissi a causa della sua scarsa tipicità morfologica. Pur di averla mi impegnai ad accettarla tramite telegramma che gli inviai prima della spedizione.
Da Crismani Bistra nacque Brick, il più gran cane con il quale io abbia mai cacciato o visto in montagna!

Negli anni successivi problemi personali mi imposero di abbandonare l’attività venatoria e cinofila, in quegli anni persi pure gli ultimi 2 soggetti rimasti in canile.

Superato quel periodo decisi di ricominciare, ovviamente sempre dai Crismani. Tramite un amico delegato della SIS, cercai qualcuno che avesse ancora soggetti di quel ceppo. Mi indicarono un appassionato che aveva gelosamente conservato la corrente di sangue dei Crismani. Lo contattai ed acquistai una cucciolona: Nicia. Seguendo i suoi suggerimenti, l'accoppiai con Ch. Lerry, un figlio di Ch. Arno, a sua volta, figlio di Crismani Atos.

Con questa cucciolata ho ripreso l’attività cinofilo-venatoria che tanto mi mancava, ricominciando ad allevare dallo stesso ceppo, Crismani, che in passato mi aveva dato le più grandi soddisfazioni.

Ora collabora con me qualche amico appassionato cacciatore di coturnici che condivide pure l’amore per il setter inglese, nella sua più alta espressione cinofila, ovvero la caccia in montagna, unico ed ultimo banco di prova del setter inglese da lavoro.

 

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